Le macchie solari sono principalmente di due tipi. Le prime sono le lentiggini solari, che appaiono solitamente sulla fronte, sulle guance e anche sul dorso delle mani. Si tratta di macchie che si verificano solitamente nei fototipi molto chiari, caratterizzati da pelle eterea e da capelli rossi o biondi. Queste macchie sono la conseguenza di un danno provocato dai raggi UV e la loro comparsa può essere prevenuta e rallentata solo impiegando dei metodi piuttosto importanti, quali il trattamento con la luce pulsata da eseguire nei mesi invernali.
Il secondo tipo di macchia solare è il melasma, ovvero delle macchie marroni dal contorno irregolare e sfumato che possono apparire nell’area della fronte e nel labbro superiore. Queste macchie si allargano e sono la conseguenza di un’iperpigmentazione. La causa del melasma non è solo il sole, ma può essere indotto dalla gravidanza o da terapie anticoncezionali ed anche da un abuso di lampade solari o dalla terapia ormonale. Il melasma è cumulativo, ovvero peggiora con il passare degli anni. Le macchie diventano infatti sempre più scure e visibili a seconda di quanto prolungata e intensa è l’esposizione solare.
Le persone soggette a macchie solari possono proteggersi applicando una protezione molto alta, sia nelle giornate dedicate alla tintarella che in città. Di base, si tratta di una protezione 50, che filtra i raggi violenti e pericolosi del sole, ma permette ugualmente di abbronzarsi, sebbene con una richiesta di tempo maggiore. È importante scegliere solari di elevata qualità e in città applicare una crema solare con fattore di protezione, minimo 25 in primavera e più alto in estate. In commercio si possono inoltre reperire dei solari specifici per proteggere la comparsa delle macchie, che all’azione filtrante associano una protezione chimica più efficace.
La regola fondamentale è preparare la pelle, assumendo i giusti integratori alimentari almeno tre settimane prima di dedicarsi all’abbronzatura. I più efficaci sono quelli a base di beta carotene, che stimolano la sintesi della melanina e di conseguenza riducono la possibilità di scottarsi e di far nascere delle nuove macchie solari o di amplificare quelle giù esistenti. La cura notturna deve essere attuata con creme e sieri a base di vitamina E, di acido ferulico o lipolico. Queste sostanze prevengono infatti la comparsa superficiale degli accumuli di melanina.
Attenzione alla dieta, che deve essere ricca di vitamine amiche della pelle e di antiossidanti. Vanno quindi preferite la verdura e i frutti a polpa gialla, va bevuta tanta acqua naturale e un mese prima dell’abbronzatura è ideale consumare cibi e bevande antiossidanti come il tè verde, ricco di polifenoli e catechine, in grado di combattere i radicali liberi e di potenziare il corpo in fase di esposizione solare.
È importante non eseguire peeling o scrub chimici immediatamente prima di esporsi al sole, ma aspettare il giusto tempo. Vanno inoltre evitate le cerette al viso almeno per tre giorni prima di andare al mare o in montagna, perché la cera porta via con sé anche uno strato superficiale di pelle e quindi la espone violentemente ai raggi del sole. È infine importante non applicare mai profumi sul collo, sul corpo o sul viso, perché potrebbero essere foto sensibilizzanti, così come alcuni oli essenziali che al contratto con i raggi del sole imbruniscono e possono lasciare sulla pelle delle macchie indelebili.
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