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  • Occhi magnetici: il segreto del Kohl

    Quando si parla di make up gli occhi, si sa, svolgono un ruolo di fondamentale importanza. Del resto chi non ha mai invidiato lo sguardo intenso e profondo delle donne arabe? Ed è proprio nell’antichità che ha origine uno dei trucchi più amati dalle ragazze di tutto il mondo. Stiamo parlando del precursore dell’eyeliner e del kajal, una volta conosciuto come ‘Kohl’. E’ decisamente affascinante sapere che icone storiche come Cleopatra e Nefertiti usavano proprio questo cosmetico per dare agli occhi quell’effetto deciso e seducente che rendeva i loro volti così statuari e affascinanti. Ma vediamo meglio di che si tratta…

    Le origini del Kohl

    La cosmetica ha origini lontane, ma se le si deve attribuire un luogo di nascita quello è sicuramente il Medio Oriente. Per quanto riguarda il Kohl si può dire che questo sia decisamente il cosmetico più antico che esista, usato da sempre nel mondo islamico, se ne hanno numerose testimonianze in Egitto. In origine si trattava di una polvere nera, ricavata naturalmente dalla trita di un minerale, che veniva applicata sulle palpebre e lungo il contorno inferiore dell’occhio per delinearlo e proteggerlo dai raggi solari. Il fine di questo prodotto non era quindi puramente estetico, bensì anche salutare e rituale. Difatti, si attribuivano a questa polvere dei poteri magici in grado di allontanare gli spiriti maligni e pertanto ne sono state trovate tracce anche all’interno delle tombe delle mogli dei faraoni, lasciate come buon auspicio.

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    Kohl vs Kajal

    Si può dire che al giorno d’oggi il discendente diretto del Kohl sia il Kajal (termine decisamente più conosciuto). La differenza principale tra i due sta nella consistenza. Il Kohl si presenta appunto come una polvere scura, formata da galena e malachite, che garantisce un’ottima coprenza e resistenza; mentre il Kajal , pur avendo la stessa composizione, lo si trova nella comune e funzionale forma di matita per occhi, dove la polvere originale viene compressa e la consistenza diventa più pastosa, ma la durata del tratto è minore.

    Uno dei principali vantaggi del Kohl è che basta una piccola quantità di prodotto per creare un trucco profondo e sfumato, quindi una piccola confezione può bastare per un anno intero o più; al contrario la pasta della matita Kajal potrebbe seccarsi e perdere aderenza dopo 5-6 mesi se non viene utilizzata spesso.

    Nei paesi occidentali è difficile trovare il Kohl nella sua forma originale ma ci si può sempre rivolgere a dei rivenditori orientali oppure cercare on-line. La polvere viene venduta all’interno di piccoli barattolini insieme ad un bastoncino di feltro o legno che serve per applicare il prodotto intorno all’occhio. La polvere aderisce meglio grazie all’umidità della palpebra, mentre il Kajal potrebbe sciogliersi dopo poco a causa del sudore, nonostante sia comunque più facilmente sfumabile.

    Entrambi i prodotti sono adatti a realizzare degli accattivanti smoky eyes, una buona idea è prendere spunto dal trucco delle donne orientali. A questo punto non vi resta che sbizzarrirvi a osare e sperimentare su di voi questi antichi design per avere sempre occhi decisi ed espressivi.

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